lunedì 16 gennaio 2017

Rifacimento intonaci e controsoffittature alla Materna Rodari

A seguito delle periodiche verifiche sullo stabile condotte da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale e dei professionisti consulenti, a fine novembre si sono resi necessari ulteriori interventi di manutenzione e messa in sicurezza di alcuni locali.

I lavori hanno previsto:

• nelle sezioni C e D verifica, spicconatura e rifacimento completo degli intonaci dei soffitti all'interno delle aule e antiaule, con rete aggrappante e nuovo getto di intonaco più sottile per un totale di circa 80 metri quadri;

Intervento di spicconatura nella sezione C

Ripristino dell'intonaco nella sezione C

• per tutte le sezioni, rifacimento delle controsoffittature nel corridoio di collegamento tra le aule e i bagni, con nuovi pannelli leggeri in sostituzione della precedente opera in muratura.
Nuovi pannelli leggeri di controsoffittatura
I lavori, dettati dall'urgenza di rifare gli intonaci che minacciavano di crollare, sono stati assegnati mediante affidamento diretto all'impresa "Valsusa Gestioni e Servizi sas di Milotti Susanna & C." con sede a Condove, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, per un importo complessivo di 15.000 euro.

La precedenza, dettata dalla frequenza costante dei bambini, è stata data alla sezione C, dove i lavori sono cominciati ad inizio dicembre, con lo spostamento temporaneo delle attività didattiche nella quarta sezione. I lavori sono stati ultimati a fine dicembre 2016.

Tra fine dicembre e inizio gennaio, approfittando delle vacanze natalizie e dell'assenza dei bambini e del personale scolastico, sono state eseguite le demolizioni nei quattro corridoi e sono state posate le nuove controsoffittature. Per ultimi sono stati eseguiti i lavori nella sezione D.

Non appena possibile e non appena l'intonaco dei nuovi soffitti sarà completamente asciutto, si provvederà al ripristino della tinteggiatura all'interno delle aule.

Il Sindaco Emanuela Sarti    
L'Assessore ai Lavori Pubblici Giorgia Allais

mercoledì 4 gennaio 2017

Un progetto europeo per l’alpeggio comunale


La struttura comunale di Tomba di Matolda potrebbe affiancare al ruolo di alpeggio per la monticazione estiva, anche quello di ospitalità turistica: sia come bivacco invernale che come luogo di ricettività estiva e con contestuale nuovo locale di caseificazione e spazio per la vendita di latte e formaggi.
L’Amministrazione ha infatti deciso di partecipare al bando del Piano di Sviluppo Rurale “Misura 7 – operazione 7.6.1 – Miglioramento dei fabbricati d’alpeggio”, operazione che sostiene investimenti per il mantenimento e il miglioramento della funzionalità dei ricoveri di alpeggio, nel rispetto della loro particolare connotazione architettonica e paesaggistica.
I fondi europei per lo sviluppo delle zone montane perseguono l’obiettivo di tutelare e valorizzare le attività agricole nelle zone di montagna, migliorare la qualità della vita e creare opportunità di sviluppo nelle aree rurali. In particolare questa è stata considerata un’occasione interessante sia per diversificare l’attività dell’attuale gestore dell’alpeggio comunale, sia per dotare la nostra montagna di qualche posto letto turistico: elemento del tutto carente per un’estensione come quella condovese e rispetto alla forte attrattività per le escursioni e lo scialpinismo.

Il progetto è stato affidato allo studio di architettura Ahora di Avigliana con i professionisti Stefano Bruno e Francesca Maffiodo, specializzati nella progettazione di edifici a basso consumo e nella riqualificazione energetica di immobili esistenti, tra cui i rifugi alpini. Consiste nella sopraelevazione di parte della struttura esistente, con un telaio in legno coibentato con lana di roccia e poggiante su una struttura in acciaio sismicamente svincolata dall’attuale edificio. Le unità abitative sono state contraddistinte da un colore rosso, in omaggio alla tradizionale colorazione dei bivacchi. L’accesso ai locali avviene attraverso una scala laterale ospitata e protetta all’interno di una listellatura lignea che porta al ballatoio coperto ubicato a nord. Il fronte sud, sul quale si affacciano le zone giorno è completamente finestrato al fine di consentire una gestione ottimale degli apporti solari e consentire agli ospiti di godere di una magnifica vista panoramica. Un’architettura contemporanea che reinterpreta in maniera moderna i materiali e le forme della tradizione, dove il rispetto per l’ambiente e per l’uomo si rispecchierà anche nella realizzazione di una struttura energeticamente efficiente e sostenibile, in grado di raggiungere la prestigiosa certificazione CasaClimaA.

La scadenza del bando è fissata ai primi di febbraio, l’importo massimo della spesa potrà essere di 200 mila euro, coperti dai fondi europei per il 90 per cento. Il progetto verrà valutato dagli uffici regionali tramite l’attribuzione di una serie di punteggi e nei primi mesi del 2017 sapremo se verrà finanziato.

Sportello Amico continua a crescere, grazie ai volontari


Da qualche anno il servizio di Sportello Amico ha visto aumentare in modo rilevante la propria richiesta, soddisfatta grazie ai volontari che si sono resi disponibili a trasportare gli anziani che necessitano di essere accompagnati a svolgere visite di vario genere.
Le richieste principali dell’ultimo anno sono per lo più relative a visite mediche specialistiche e cicli di terapie.  Le strutture ospedaliere maggiormente interessate sono quelle di Susa, Rivoli e Torino oltre a laboratori privati per esami specialistici.

Lo Sportello Amico quindi risulta essere un servizio di fondamentale importanza per i cittadini più anziani che vogliono mantenere una propria autonomia. Per questo motivo il Comune  ha deciso di dedicare un’attenzione particolare a questo servizio facendo una campagna di promozione di quest’ultimo con l’obiettivo di aumentare il numero di volontari e mettendo in atto azioni per finanziarlo economicamente.
Dall’anno scorso a quest’anno sono aumentati i viaggi grazie a 2 ragazzi servizio civile dedicati e a più di 10 volontari dedicati: siamo passati infatti da 248 nel 2014 a 357 servizi trasporto nel 2015 e a 2016 non ancora concluso registriamo 444 viaggi.

Ricordiamo con l’occasione che Sportello Amico è funzionante e attivo sempre, indipendentemente dalla disponibilità o meno del servizio civile, grazie all’attività di volontariato. Per maggiori informazioni su come dedicare del proprio tempo per diventare volontario o sul funzionamento e le tariffe per usufruire del servizio, è possibile contattare il numero 334 6155096.
Qualcosa possiamo fare anche tutti noi: con la dichiarazione dei redditi è possibile dare un aiuto economico, destinando il 5 per mille dell’IRPEF al Comune, apponendo una firma nell’apposito spazio sui moduli Cud, 730 o Unico nel riquadro “Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente”. Con tali proventi il Comune di Condove finanzia, oltre al costo del servizio di trasporto, anche il progetto mirato all’acquisto di una nuova auto dedicata proprio allo Sportello Amico.

Ex Campo Sportivo: nel cuore di Condove, uno spazio tutto da progettare


Quel grande rettangolo verde nel centro al nostro capoluogo, ormai ex campo sportivo, deve essere restituito in qualche modo alla collettività. Se non con un utilizzo esclusivamente sportivo, come è stato per molti anni, sicuramente con funzioni polivalenti, in grado di unire generazioni e passioni diverse.

La scuola calcio di Condove, dopo la fusione con il Ferriera, vi ha terminato le proprie attività alla fine degli anni '90: poche erano le squadre che restavano in Valle, anche per un'ottimizzazione delle risorse e delle spese che le società dovevano sostenere. Quello che a Condove per molti anni era stato un luogo frequentato e vivo, è diventato così uno spazio deserto ed inutilizzato per la maggior parte dei giorni dell'anno: una proprietà comunale che, pur non essendo più fruita con regolarità, se non per eventi associativi e culturali, avrebbe comunque bisogno di una manutenzione costante.

L'utilizzo saltuario di questa struttura ha portato ad alcuni problemi: l'illuminazione sulle torrette perimetrali spesso da ripristinare, gli ex spalti in condizioni precarie, gli spogliatoi oggetto di frequenti atti di vandalismo che hanno portato al loro inutilizzo, l'accessibilità dal Viale Bauchiero non garantita, per non parlare dell'erba troppo spesso così alta (il cui taglio è uno dei costi di manutenzione più alto da sostenere) da far sembrare talvolta il campo un luogo del tutto abbandonato. I costi di gestione di una struttura in queste condizioni, usata in modo sporadico, oggigiorno sono insostenibili per un'Amministrazione pubblica ma sono anche smisurati per una qualsiasi società sportiva che voglia ridare al campo un futuro sportivo; d'altronde, le squadre presenti in valle si allenano ormai su campi di costruzione più recente, con spogliatoi e bagni nuovi, spalti sottoposti a frequenti controlli di sicurezza, in posizioni raggiungibili più agevolmente, con ampi parcheggi a disposizione, e magari anche un bar all'interno della struttura. Nel corso degli ultimi anni, non sono quindi più pervenute richieste di utilizzo del campo a fini sportivi e i bandi di gestione sono andati deserti.

Ma per arrivare ad un nuovo ruolo di questo spazio, strategico perché collocato nel cuore del paese, la nostra Amministrazione è convinta che la comunità debba sentirsi coinvolta in una riprogettazione attraverso un processo di condivisione. Con l'anno nuovo partiranno così una serie di incontri pubblici di progettazione partecipata, con lo scopo di capire assieme ai nostri concittadini quali funzioni potrebbe riavere quest'area così centrale e quali nuovi spazi possano essere restituiti alla collettività affinché il vecchio campo sportivo possa diventare un nuovo ed importante punto di aggregazione. Vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti e partecipare agli incontri, per portare il vostro contributo al futuro di una Condove ancora più bella e a misura di tutti!
 

Una lunga storia gloriosa

 
Frutto del “capitalismo illuminato” del Cavalier Bauchiero e di quel progetto urbanistico che dalla Moncenisio, negli anni '30, portò alla creazione di numerose strutture pubbliche, dalle Cà Neire, ai bagni, all'ambulatorio, il campo sportivo troneggia al centro del paese ed è il punto di incontro delle tre vie principali di Condove.
Durante gli anni del Fascismo, il campo vide trionfare lo sport, complice l'idealizzazione della forza fisica e dell'agonismo, tipica del regime. Le squadre di Condove, in questo periodo, erano addirittura più di una: e così, accanto alla U.S.C.O.M. (Unione Sportiva Condovese Officine Moncenisio), i cui atleti divennero i beniamini condovesi, nacquero i gruppi sportivi fascisti del Gil e del Coni.
 
Durante gli anni difficili della guerra, i palloni cedettero il passo alle spighe di grano ed il campo sportivo divenne un grande orto sociale, ma dopo la Liberazione, tuttavia, la voglia di superare la morte ed il terrore, portò alla fondazione di una nuova squadra di calcio, che nacque con l'aiuto economico della Moncenisio. I “gialli” (dal colore delle maglie indossate) divennero il vero e proprio orgoglio di Condove: ogni domenica gli spalti si riempivano di centinaia di tifosi, che esultavano alle gesta di atleti come Giorgio Ferraris, Attilio Castellan, Sergio Lorigiola, Franco Maffiodo – capitano della squadra – Guido Fossati, Giorgio Pautasso, Corrado Maffiodo, i fratelli Perino, Aldo Ferraris, Giuseppe Giverso, Giuseppe e Pierino Pesce e Sergio Gontero. Particolarmente tifosi erano i ragazzi delle “Cà Neire”, in eterno contrasto con e “Villette” degli impiegati, su Via Gramsci. Ma, almeno per quanto riguardava la formazione della squadra non vi era proprio gara: la maggior parte delle prestigiose maglie gialle della squadra, infatti, sventolava lavata ai balconi delle Case Operaie.
La squadra ebbe buonissimi risultati fino al 1955. Successivamente, il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano, di ispirazione cattolica) portò su quello stesso campo diverse discipline sportive, dal podismo, al lancio del peso del giavellotto. Per molti anni Franco Leccese si fece allenatore e paladino della gioventù sportiva condovese. 
 

 

Tanti progetti scolastici condivisi


L’anno scolastico 2016/2017 prevede l’avvio di numerosi progetti scolastici, organizzati e condotti in maniera condivisa dalla scuola e dall’Amministrazione comunale.

Per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia, temi principali saranno l’educazione alimentare e la tutela ambientale. Sul primo fronte, verrà avviato un progetto che si svolgerà su due filoni: da un lato una serie di incontri tematici dal titolo “Laboratorio Mangiochiamo”, tenuti dagli educatori Lorenzo Naia e Roberta Rossetti. Insieme a loro, partendo dalla storia di Mister Creen, porcellino affamato, attraverso incontri ludici ed interattivi, i bambini potranno cogliere l’importanza di un’alimentazione (quella mediterranea) varia ed equilibrata. Il progetto continuerà con uscite ed incontri con i produttori alimentari locali alla scoperta del percorso di alcuni alimenti (il pane, il formaggio, il miele e le erbe officinali). I bambini, inoltre, attiveranno un vero e proprio orto all’interno del giardino della scuola e potranno seguire da vicino il ciclo di crescita dei vegetali.

I bambini lavoreranno poi sulla tematica dell’educazione ambientale con una serie di incontri proposti dall’associazione “SilviaDiZenzero” che attraverso il gioco insegneranno agli allievi le modalità e l’importanza di una corretta raccolta differenziata. I bambini, con l’aiuto delle loro famiglie, avvieranno poi una raccolta di tappi di plastica. Insieme ad Acsel (il consorzio che, in valle, si occupa dello smaltimento dei rifiuti), i bimbi potranno poi vedere da vicino (attraverso uscite presso i centri di stoccaggio) il percorso dei rifiuti raccolti.

Continuerà, inoltre, la preziosa collaborazione con la “Tribù delle mamme”, che già l’anno scorso ha portato i bimbi più grandi ad approcciarsi in modo creativo alla lettura ed alla biblioteca.

Anche la Scuola Primaria sarà coinvolta in un percorso di progettazione condivisa: estrema importanza verrà data alla progettazione dei festeggiamenti per il quarantesimo anniversario del gemellaggio Condove - Saint Michel de Maurienne, che si svolgeranno a Condove il prossimo anno. Per l’occasione, i bambini della primaria prenderanno contatti con i propri coetanei di Saint Michel, dapprima in maniera epistolare, in modo da rafforzare i legami esistenti tra i due Comuni.

Anche alla primaria aderirà alle visite guidate organizzate da ACSEL al museo A come Ambiente. 

I docenti ed il personale della Scuola parteciperanno alla votazione per l’intitolazione della Biblioteca comunale.

Confermato anche quest’anno il percorso di educazione stradale sulle classi quinte. Durante quattro incontri organizzati dall’agente scelto Massimo Marchetto della Polizia municipale, i ragazzi impareranno il linguaggio della segnaletica stradale e le regole di sicurezza. Il percorso si concluderà con un’uscita (organizzata in primavera) sul territorio comunale.

Anche per la Scuola Secondaria sono in serbo alcuni progetti. Innanzitutto, i ragazzi hanno partecipato, nella settimana dal 19 al 26 settembre, alle votazioni per l’intitolazione della Biblioteca comunale.

In accordo con le insegnanti, inoltre, si è deciso di lavorare su tre importanti filoni: la comprensione del sistema di accoglienza e gestione dei flussi migratori, l’educazione sessuale, i beni comuni.

In collaborazione con le quattro cooperative che si occupano del progetto di accoglienza diffusa di cui anche il Comune di Condove fa parte, verranno organizzati incontri con i ragazzi, al fine di far comprendere il sistema dell’accoglienza, la definizione di “rifugiato politico” e come questi concetti vengano calati sul nostro territorio.

Per quanto concerne i beni comuni, alcune classi si dedicheranno al rifacimento e alla decorazione della parete di fondo della Piastra polivalente “Luca Moletto”.

Infine, in collaborazione con l’ASL, verrà organizzato, con i ragazzi delle terze, un percorso, gestito da medici, psicologi e volontari del Consultorio giovani di Bussoleno, sull’educazione sessuale, affrontata sia dal punto di vista psicologico che biologico.

Manutenzione e cura urbana


La bellezza e la vivibilità di un paese si misurano soprattutto dalla sua cura e dal suo decoro. È un aspetto molto sentito, su cui abbiamo voluto puntare fin da subito per rendere Condove un luogo ospitale e piacevole. I problemi però non mancano. Le aiuole e le piazzette dove in molti trascorrono parte del loro tempo libero necessitano di una manutenzione costante, così come i tanti alberi che abbelliscono le vie centrali del paese nella stagione autunnale rilasciano a terra una grande quantità di foglie che impegnano i nostri operai e gli operatori di Acsel per diversi giorni. Purtroppo però dobbiamo fare i conti anche con un malcostume diffuso. I cestini dell’immondizia utilizzati come veri e propri bidoni, le deiezioni canine abbandonate a terra, carte, cartacce e mozziconi che giacciono lungo le vie, fino ad arrivare agli atti di vandalismo che deturpano gli arredi e gli edifici pubblici.

Per far fronte a tutte queste problematiche, compatibilmente con le possibilità del bilancio, abbiamo affiancato alla manutenzione ordinaria alcuni interventi straordinari. Andiamo con ordine. Ogni anno il Comune spende circa 60.000 euro per il taglio del verde, la cura delle aiuole, dei giardinetti in Piazza Martiri della Libertà, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Bugnone, il giardino dedicato ai Martiri di Vaccherezza e l’aiuola di via Cesare Battisti, queste ultime tre aree verdi riqualificate di recente. A questi si aggiungono quest’anno 20.000 euro circa investiti in potature che coinvolgeranno via Battisti e viale Bauchiero. Investimenti sulla cura del paese che da due anni a questa parte abbiamo potenziato con l’acquisto di voucher lavorativi (5.000 euro nel 2015 e 8.000 nel 2016) utilizzati per sostenere economicamente dei condovesi in difficoltà, che hanno prestato il loro lavoro proprio in attività di manutenzione e di pulizia. Quest’anno le persone coinvolte in questo progetto sono state otto, ognuna delle quali ha lavorato per 800 ore circa. Inoltre, abbiamo rinnovato la collaborazione con l’operaio comunale di Vaie, che ha potenziato la nostra squadra in alcuni lavori di manutenzione dell’arredo urbano, dei lavatoi e delle fontane e in altri ambiti. In questi ultimi mesi dell’anno abbiamo raggiunto un accordo con Acsel per il potenziamento della pulizia stradale, passando da due a tre giornate alla settimana, senza comprendere il giro di pulizia effettuato dopo il mercato settimanale, così come abbiamo rimodulato il passaggio della spazzatrice evitando giri poco significativi in estate per prediligere la pulizia durante il periodo invernale. Per cercare di arginare il fenomeno dell’abbandono delle deiezioni canine, abbiamo lanciato la campagna “non farmi fare brutta figura”, con l’installazione di 12 cestini attrezzati per la raccolta degli escrementi dei cani, investendo su questo progetto 2.500 euro che sta dando dei risultati soddisfacenti. Infine, abbiamo voluto investire sull’arredo urbano, acquistando delle nuove panchine, risistemando quelle consumate dall’uso e installando una nuova bacheca dedicata alle associazioni.
L’impegno su questo fronte continuerà anche nel 2017, cercando di potenziare ancora la pulizia delle strade e delle aree pubbliche e monitorando con più attenzione eventuali atti di inciviltà. Tutti obiettivi che si possono raggiungere solo grazie all’impegno di tutti per rendere Condove davvero la grande casa di ognuno di noi.  

Per prevenire i furti, controlli di vicinato e collaborazione con i Carabinieri


Quindici denunce pervenute alle forze dell’ordine solo da parte di residenti nelle borgate: durante le scorse settimane molte case del nostro territorio, specie in montagna, sono state prese di mira dai ladri. Come da manuale, non appena è sceso il buio, abili (e agili) malviventi, sicuramente molto giovani, hanno scavalcato recinzioni, neutralizzato cani anche aggressivi - forse con un narcotico - e forzato porte di ingresso. E, approfittando dell’assenza dei residenti, buttato all’aria cassetti, armadi e ripostigli alla ricerca di oggetti di valore e denaro. Uno choc per chi, rientrando, trova la propria abitazione ed i propri beni violati da presenze estranee e indesiderate. Lo scorso anno a Condove in un incontro organizzato dal Comune insieme alla Polizia Municipale ai Carabinieri, l'argomento venne sviscerato e discusso: purtroppo il pubblico della serata non fu numeroso, quindi cogliamo l’occasione per ribadire i consigli sulle precauzioni. Un ruolo fondamentale è quello della reciproca collaborazione tra i vicini di casa, in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d'occhio le vostre abitazioni: ben vengano gruppi whatsapp o scambi di numeri di telefono in modo da segnalare movimenti sospetti da comunicare immediatamente alle forze dell’ordine. E’ naturalmente fortemente sconsigliato “farsi giustizia da soli”. La Valle di Susa, rispetto a tanti territori italiani, è un’area abbastanza tranquilla dal punto di vista della sicurezza: questo fa sì che spesso non si pensi nemmeno a misure che altrove sono normali: antifurto, sistemi di dissuasione, controllo di vicinato. Vanno aumentate, se possibile, le difese passive e di sicurezza: si possono installare dispositivi antifurto, collegati con i numeri di emergenza come il 112; si può installare una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza; la presenza di videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso è un accorgimento utile. Se abitate in un piano basso o in una casa indipendente mettete delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento. Si consiglia di illuminare con particolare attenzione l’ingresso esterno e le zone buie. Non mettete al corrente tutte le persone di vostra conoscenza dei vostri spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate). Se abitate da soli, non fatelo sapere a chiunque. In caso di assenza prolungata, avvisate solo le persone di fiducia e concordate controlli periodici. Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciate accesa una luce, la tv o la radio in modo da mostrare all'esterno che la casa è abitata. Considerate che i primi posti esaminati dai ladri in caso di furto sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l'interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti. Se avete in casa degli oggetti di valore, fotografateli. Nel caso in cui vi accorgete che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa chiamate immediatamente il 112. Attenzione anche alle truffe, non aprite mai la porta di casa ad estranei.

Due anni e mezzo: il mandato è al “giro di boa”


Due anni e mezzo esatti: la nostra Amministrazione in questi giorni percorre il “giro di boa” del mandato 2014-2019 e questa è l’occasione giusta per un piccolo bilancio e per ragionare sul futuro.
La squadra di maggioranza  lavora con grande costanza, in un clima sempre positivo e costruttivo dove ogni singola competenza è stata valorizzata al meglio e fatta crescere e dove le sinergie con i dipendenti comunali (che ringrazio) hanno ben funzionato. Personalmente, ho cercato di prestare più ascolto possibile alle necessità dei cittadini e posso inoltre affermare che i rapporti con i gruppi di minoranza consiliare sono stati  buoni e che stiamo studiando modalità di collaborazione stabile sui grandi temi che riguardano l’interesse collettivo.

Si è lavorato molto sia sulla quotidianità (sempre incalzante) sia sulle nostre priorità, compatibilmente con le disponibilità economiche: abbiamo investito tutto il possibile sulla scuola, con interventi di messa in sicurezza, tinteggiatura, rifacimento del tetto della Scuola dell’Infanzia “Rodari”, i lavori antisismici e di efficientamento energetico per la Secondaria di Primo grado, l’allestimento della nuova aula di informatica per i corsi del CPIA (adulti); sul sociale, istituendo il progetto “voucher” per disoccupati e instaurando una più stretta collaborazione con il Consorzio socio assistenziale a servizio di casi problematici, emergenze abitative ed economiche; abbiamo inoltre aderito al protocollo di valle per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Razionalizzare la raccolta rifiuti per consentire ai cittadini risparmi in bolletta rifiuti è stato un puntiglio che ha iniziato a dare i suoi frutti; abbiamo sperimentato qualche ritocco alla viabilità per cercare soluzioni di maggior sicurezza per i pedoni e ve ne saranno altri; siamo riusciti nell’impresa di far asfaltare il piazzale della Stazione e insieme a Chiusa San Michele e Caprie vorremmo poter dotare l’area di maggiori servizi. La manutenzione del verde sta dando i primi risultati ma la pulizia del paese è un nostro costante cruccio: la campagna per la raccolta delle deiezioni canine ha migliorato la situazione ma non siamo ancora arrivati a ciò che vorremmo, a causa di carenze strutturali di personale ma anche – purtroppo - ad un’aumentata incuria dei cittadini. Per la montagna, grandi risorse sono arrivate ai Consorzi grazie ai fondi ATO, abbiamo implementato il fondo per i lavori autogestiti nelle borgate, abbiamo creato il regolamento pascoli riordinando il settore e assegnato con nuovo bando anche l’alpeggio comunale (per il quale stiamo progettando un ampliamento a fini ricettivi che potrebbe essere finanziato con fondi europei). Moltissime le piccole e grandi iniziative socio-culturali: dai beni comuni all’Art Bonus, dagli incontri sui diritti civili e sul referendum, fino alla rassegna di incontri per genitori “Germoglia la famiglia”, che sta riscuotendo grande successo. Tra gli ultimi impegni del 2016, quello di chiudere la variante al Piano Regolatore entro fine anno e realizzare alcune migliorie nella caserma dei Carabinieri. Moltissimo resta da fare, tra cui: un nuovo bando per la gestione del palazzetto Leccese, un bando di idee per  un nuovo utilizzo dell’ex campo sportivo; cercare di portare nei beni comunali la Palazzina Vertek, decidere che fare del Centro don Viglongo, progettare il potenziamento della rete della raccolta acque piovane laddove carente, pensare ad una valorizzazione del Mercato coperto, il completo efficientamento illuminotecnico della rete pubblica e molte altre cose che sarebbe lungo elencare.