Condove può vantare una delle superfici più estese della Val
di Susa: di oltre 70 chilometri quadrati, dai 360 metri del capoluogo sino ai
2772 della Punta Lunella, ben 22 sono utilizzati a fini agricoli. I pascoli
occupano il 90% della superficie agricola e si estendono dalla quota dei 1200
metri, a partire dalle borgate Muni, Prato del Rio, Reno, Prarotto.
Sui nostri pascoli montica ogni anno un numero variabile di
malgari con mandrie e greggi: nella stagione estiva 2015 sono saliti 43 pastori
in 15 alpeggi, con 1090 vacche, 1029 pecore, 171 capre, 7 equini e 47 cani. Verso la fine degli anni '90 la
monticazione ha visto una leggera flessione negativa, per poi riprendersi negli
anni 2000, passando ad esempio da 700 mucche a oltre 1000. Ma qual è il
"carico" ammissibile su un pascolo?
La risposta è stata data dal nuovo "Regolamento
comunale pascoli", redatto dall'Ufficio Tecnico con la consulenza
dell'agronomo Giampaolo Bruno, nel quale sono stati messi in relazione vari parametri:
il carico di bestiame "storico", la superficie pascolabile,
l'altitudine e la pendenza dei vari pascoli, nonché la qualità dell'erba. A
definire il cosiddetto "carico massimo monticabile" sarà d'ora
innanzi l'apposita Commissione Pascoli, gruppo tecnico formato dal Sindaco e
consiglieri delegati, ufficio tecnico e polizia municipale coadiuvati da un
consulente tecnico, rappresentanti della Forestale, delle associazioni di
categoria e dei consorzi montani. La Commissione avrà il compito di eseguire sopralluoghi
tecnici e si riunirà ogni qualvolta si renda necessario discutere di tematiche
inerenti pascoli e alpeggi.
Questa stessa Commissione, ad inizio anno, dovrà anche
determinare i confini dei cosiddetti "Comprensori di pascolo" ovvero
unità gestionali autonome definite conformemente alle consuetudini e in
funzione dei titoli di conduzione degli alpeggiatori. Si tratta, in pratica, di
macro-aree, comprendenti terreni comunali e proprietà private, date in gestione
ad un allevatore e sottoposte a determinate regole. In ogni comprensorio, ad
esempio, vanno rispettati i termini temporali di monticazione e
"disarpa", va effettuato il pascolamento dei bovini turnato con le
recinzione elettrificate a basso voltaggio, gli ovicaprini vanno accompagnati
dai cani pastore e stabbiati la notte e, dove consentito, va effettuata la
fertirrigazione. Al contrario, è assolutamente vietato sconfinare con il
bestiame in comprensori gestiti da altri alpeggiatori, lasciare il bestiame
privo di sorveglianza, ostacolare con recinzioni piste e sentieri. A partire
dal 2016, vengono anche dati 3 anni per sostituire le vasche smaltate,
ampiamente utilizzate e decisamente poco decorose, con abbeveratoi fissi.
Il Regolamento vuole inoltre promuovere la toma d'alpeggio:
per i concessionari dei pascoli comunali, nei soli alpeggi in cui è consentita
la caseificazione, va utilizzato latte di mungitura in alpeggio per almeno 60
giorni; l'azienda agricola deve aderire al marchio "Toma di Condove" seguendo
eventuali sperimentazioni promosse dal Comune, e partecipando alla Fiera della
Toma con uno stand per la vendita dei prodotti di alpeggio.
Il Regolamento completo è scaricabile dal sito
www.comune.condove.to.it ed è disponibile presso gli uffici comunali.