mercoledì 26 aprile 2017

35 mila metri quadri sottratti al cemento: operativa la nuova variante al Piano regolatore



(Foto Andrea Tabone)

Riduzione del consumo di suolo pari a oltre 35mila metri quadrati, pari a cinque campi da calcio, e inserimento in cartografia della rotonda sulla strada provinciale presso la borgata Grangetta.
Sono questi i dati salienti della nuova variante al Piano Regolatore approvata giovedì 20 aprile in via definitiva dal Consiglio Comunale dopo un lungo anno di lavoro. "Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati – spiega la sindaca Emanuela Sarti - liberare dalla possibile cementificazione 35.521 metri quadri  di territorio, di cui 23.279 con la riconversione in area agricola del grande PEC alla Grangetta e 12.322 per il nuovo verde privato; snellire alcune norme per renderle meglio interpretabili, soprattutto in riferimento alle attività agricole molto diffuse sul nostro territorio; adeguare le parti carenti del nostro piano regolatore alla recente normativa in tema commerciale ma anche alle limitazioni imposte dai nuovi vincoli idro-geologici soprattutto nella zona accanto all'ultimo tratto del Gravio; favorire i recuperi in borgata con una maggiore attenzione alle norme tecniche dove non erano ben specificate”. "Un impegno corposo , condotto col supporto dei professionisti che hanno rielaborato le nostre proposte:  Flavia Bianchi e Claudio Malacrino, architetti torinesi già noti nella zona per essersi occupati di progetti urbanistici per conto di Comuni poco lontani da Condove, tra cui Rivalta”. ".

Ma ciò che di più virtuoso aveva questa variante era sicuramente il tema della riduzione del consumo di suolo, punto fermo della maggioranza e tra gli obiettivi del programma elettorale. "Non si poteva pensare di lasciare inalterata la potenzialità edificatoria di un piccolo Comune con il nostro, con la prospettiva di un aumento di popolazione ben oltre i 5.000 abitanti e consumo di alcune aree verdi di evidente e storica vocazione agricola - prosegue l'assessore all'urbanistica Giorgia Allais - La variante ha così individuato due nuove importanti possibilità: da un lato la riconversione della grossa zona edificabile tra le borgate Poisatto e Grangetta e l'inserimento della nuova tipologia "verde privato" per i lotti isolati ma ancora liberi su cui potenzialmente si poteva ancora costruire. A conferma dell'importanza del tema, il fatto che la maggior parte delle osservazioni giunte dopo l'approvazione del progetto preliminare abbia centrato proprio questo punto”.

L'aspetto ambientale, su cui si è posta particolare attenzione anche tramite la Valutazione Ambientale Strategica a cui l'Amministrazione ha voluto sottoporre il piano pur non essendo obbligatoria, ha trovato riscontri positivi anche tra Arpa e Città Metropolitana, che ha ritenuto "gli obiettivi della variante parziale in linea con gli obiettivi strategici del PTC2 sul contenimento del consumo di suolo, dell’utilizzo delle risorse naturali, sulla riduzione delle pressioni ambientali e sul miglioramento della qualità della vita".
Per la zona tra Poisatto e Grangetta, strettamente correlato al tema del verde c’è quello della sicurezza stradale: "Con la nuova variante è stata introdotta ufficialmente in cartografia una rotonda all'ingresso della frazione Grangetta, che possa avere non solo la funzione di rallentare la velocità sulla Provinciale, ma anche di garantire un ingresso/uscita unico per entrambe le borgate" spiega ancora l'assessore Allais. La rotonda, infatti, sarebbe collegata anche ad una nuova viabilità interna tra i due centri abitati principali del Poisatto e della Grangetta, in modo che la maggior parte delle utenze possa usufruirne ai fini della sicurezza. La rotonda sulla SP24 è stata anche messa "nero su bianco" in un'apposita comunicazione della Città Metropolitana, a seguito di un incontro espressamente richiesto ad aprile dall'Amministrazione: "Su ogni tratto della Provinciale viene eseguito annualmente un censimento degli incidenti e viene stimato un costo sociale annuo che per la porzione in questione supera i 330.000 euro a fronte, ad esempio, dei 30.000 del tratto più a valle - spiega ancora l'assessore - Vengono cioè registrati incidenti mortali o mediamente molto gravi; per questo motivo la rotonda è ritenuta indispensabile anche dalla Città Metropolitana".